Le spese di attrazione del traffico sul sito web rappresentano una importante voce di costo nel budget aziendale e devono essere commisurate ai risultati di fatturato e crescita attesi.
Per aumentare e mantenere la visibilità del proprio sito internet è necessario prevedere una spesa congrua (almeno il 3% del fatturato) da destinare ai mezzi di attrazione del traffico: google, display, remarketing, comparatori prezzi, social.
Ogni mezzo ha un suo modello di spesa (cost per sales, per click ecc) e una diversa resa, in termini di conversione, ordine medio e revenue totale.
Abbiamo già scritto della importanza di fare un budget adv. Ora parleremo del monitoraggio della spesa, sulla base delle performance ottenute.
Un buon modo di gestire e controllare i costi adv è creare una tabella da aggiornare settimanalmente. Tale tabella conterrà, per ogni mezzo:
visite: quante visite uniche, nel mese, sono conteggiate. aggiore attrazione del traffico, più visite, più interesse verso le pagine del sito, maggiori probabilità di finalizzazione dell’ordine
ordini: quante visite (pagate con il budget adv) si sono fortunatamente trasformate in ordini (attenzione: una volta acquisito l’ordine bisogna assicurarsi che vada a buon fine diventando fatturato: molto ordini vengono poi cancellati dall’utente, prima della spedizione del bene o dopo, esercitando il diritto di recesso garantito dal codice del commercio)
valore ordini (revenue)
conversion rate
ticket medio
costo sostenuto (spese per l’attrazione del traffico)
Ecco un pratico esempio: