In Italia, come nel resto d’Europa, il peso delle organizzazioni No Profit cresce ogni anno. Queste realtà, che sempre più spesso rappresentano una valida alternativa al welfare state, laddove lo Stato non arriva o non offre un supporto sociale di qualità, fondano la loro esistenza su una sufficiente disponibilità di fondi da destinare ai progetti che contraddistinguono la loro missione.
Se fino a pochi anni fa ci si affidava al buon cuore o alla buona volontà di individui e societa’, ora le attività di raccolta fondi (fund raising) devono essere progettate e gestite seguendo veri e propri “business plan”, dove obiettivi da raggiungere e strategia per ottenerli siano ben chiari ed evidenti, non solo a chi li concepisce, ma soprattutto a chi vuole fare una donazione.
Questa esigenza non nasce solamente dal fatto che i progetti sociali richiedano ingenti investimenti, ma anche dalla consapevolezza che crescente è la concorrenza tra organizzazioni no profit per l’ottenimento di fondi.
Se quindi l’obiettivo e’ convincere un pubblico a finanziare un progetto socialmente utile, diventa indispensabile poterlo “vendere” al meglio, sottoponendolo cioe’ alle leve del marketing mix.
I punti cruciali di un piano ben strutturato di Fund Raising possono essere così sintetizzati:
1) definire e dichiarare la MISSION dell’organizzazione (cosa fa, cosa e’, cosa vuole essere, come vuole essere percepita dal pubblico)
2) definire e dichiarare la VISION della organizzazione (dove vuole andare, verso quali obiettivi tende, dove vuole essere tra tre anni…)
3) nel contesto degli elementi caratterizzanti l’organizzazione (mission e vision) identificare il progetto e descriverlo dettagliatamente
4) quantificare la spesa prevista e i tempi di somministrazione dei fondi raccolta
5) correlare COSTI con OBIETTIVI del progetto
6) redigere un DOCUMENTO BUONA CAUSA, il motivo, cioè, perche’ valga la pena donare, da cui estrarre anche lo slogan della campagna.
Molte organizzazioni, inoltre, si stanno muovendo sempre piu’ all’interno del mondo online, sia per comunicare i propri progetti che per raccogliere fondi. Alcuni esempi: Unimondo.org e’ un portale che raccoglie le iniziative delle principali ong italiane e internazionali, e riporta la principali notizie del mondo no profit.
Professione Etica, invece, e’ un “network di professionisti esperti in comunicazione, marketing sociale e fundraising, con una forte e consolidata conoscenza ed esperienza lavorativa in ambito non profit”