Il digitale durante il lockdown
Durante l’emergenza Covid19 il ricorso dei consumatori all’e-commerce e ai social media per acquisti di prodotti e servizi è aumentato di oltre l’80% rispetto all’anno scorso.
Il fenomeno ha interessato fortemente i prodotti alimentari, ma in realtà si è esteso anche verso quasi tutti i comparti merceologici.
Anche i rivenditori non ancora attrezzati per vendere online hanno comunicato la loro disponibilità ad effettuare consegne a domicilio soprattutto attraverso Facebook e Instagram.
Inoltre, dopo questo periodo, molte realtà hanno contattato agenzie come la nostra per richiedere la realizzazione di un sito di e-commerce e il miglioramento della loro presenza online.
Durante il lockdown c’è stata una adozione del digitale sempre più diffusa e trasversale, che ha finalmente coinvolto anche le generazioni e le classi socioculturali che prima sembravano resistere a questo trend.
La necessità di fare online la spesa, ma anche quella di far seguire le lezioni ai figli a distanza fino alla smart working hanno cambiato rapidamente e definitivamente le abitudini di consumo.
Nel solo mese di aprire 2020 il 75% degli utilizzatori di servizi digitali stava fruendo di questi servizi per la prima volta nella sua vita!
Accelerazione e diffusione dell’e-commerce
Le riaperture della fase 2 e la ripresa di gran parte delle attività commerciali non freneranno la consapevolezza di quanto l’e-commerce e la visibilità digitale siano indispensabili per competere in questo difficilissimo momento di crisi.
Non torneremo mai più alle vecchie abitudini e dovremo affrontare una nuova normalità fatta di distanziamento sociale e sanificazione intensiva, ma anche di diffusione dell’interesse per gli acquisti on line da parte dei consumatori.
Pertanto, si prevede che l’e-commerce continuerà la sua accelerazione e diffusione in tutti i comparti merceologici e sempre più consumatori considereranno l’acquisto online la prima scelta per il loro shopping.
Il ricorso all’e-commerce, inoltre, rappresenterà una forma di comodità non solo per la consegna a casa, ma anche perché per molti prodotti l’acquisto in negozio richiederà il rispetto di rigide misure di sicurezza (ad esempio le prove dei capi di abbigliamento nei camerini).
Attenzione per l’origine dei prodotti
In questo momento di crisi è forte anche l’attenzione dei cittadini per l’economia del Paese. Il senso di responsabilità dei cittadini si traduce in comportamenti prevalentemente virtuosi che si traducono, oltre che nel rispetto delle norme, anche nella tendenza a preferire prodotti locali.
E’ alta quindi l’attenzione verso prodotti di qualità prodotti in Italia.
Aumenteranno quindi la consapevolezza e l’impegno dei consumatori: oltre alla provenienza, si darà sempre più peso verso la sostenibilità ambientale e una maggiore attenzione alla promozione dell’economia locale.
Nuove forme di investimenti da parte delle imprese
Il budget di marketing si sposterà sempre più verso il Digitale, per intercettare la crescente domanda di prodotti e servizi online e perché sempre più consumatori trascorrono il loro tempo libero sui canali social.
Alcuni marchi valuteranno e sperimenteranno una strategia esclusivamente digitale. Alcune firme dell’alta moda hanno dichiarato che le loro prossime sfilate avverranno solo online.
Durante il lockdown molte aziende hanno utilizzato i loro profili social per rimanere in contatto con i loro clienti abituali e ora, con la ripresa, per rassicurarli in merito all’adozione di tutte le misure di sicurezza necessarie.
Si prevede che questa forma di empatia e vicinanza ai clienti proseguirà anche con la ripresa, anche attraverso l’adozione di strumenti di digital e social marketing più sofisticati ed efficaci.
Infine, la crisi renderà difficile il ricorso ad ampie di disponibilità di mezzi e budget. Ci sarà di conseguenza ancora più attenzione verso attività che garantiscano performance e risultati misurabili.