Dopo oltre un mese dall’inizio dell’emergenza Coronavirus e dopo due settimane dalla applicazione dei primi provvedimenti e restrizioni sulle attività produttive e lavorative in Italia, le imprese devono ora decidere rapidamente come operare al meglio nei prossimi mesi.
Alcune, come un certo numero di aziende manifatturiere del tessile, si trovano in una posizione privilegiata di aiutare la comunità trasformando il loro core business, ad esempio nella produzione di mascherine.
Altre, la maggior parte, si trovano ad affrontare una riduzione se non un’assenza di domanda senza precedenti, al punto che le loro attività non sono più vitali fino a quando non saranno revocati i provvedimenti in atto sulla mobilità e la possibilità delle persone di assembrarsi.
In entrambi i casi, le aziende devono decidere che ruolo svolgere nei prossimi mesi e affrontare la questione strategica di come comunicare i loro prodotti e servizi durante questo periodo di sconvolgimento economico e umano.
Ecco alcuni possibili comportamenti.
Ritirare le attuali campagne adv
In questo periodo pre pasquale molte aziende dolciarie stanno rivedendo le campagne incentrate sull’andare a visitare i parenti o sull’abbracciare nonni e nipotini. Tutte le campagne che promuovono un comportamento in questo momento scorretto non avrebbero molto senso.
Parlare di coronavirus
Moltissime aziende stanno rimanendo in contatto con i clienti raccontando loro in che modo stanno affrontando l’emergenza coronavirus: adempimento normative sulla sicurezza dei collaboratori, modifiche nel livello di servizio a seguito dello smartworking, donazioni a favore degli ospedali, nuovi servizi creati appositamente per rimanere vicini alle famiglie (ad esempio asili virtuali), corsi online e tanti altri esempi.
Non parlare di coronavirus e aspettare che finisca la crisi
D’altra parte, alcuni marchi stanno evitando di affrontare direttamente il tema dell’epidemia nelle loro campagne di marketing per paura di sembrare insensibili. Altre aziende pensano che concentrarsi sul breve termine durante i periodi di crisi potrebbe danneggiare l’immagine del loro marchio nel lungo periodo.
Guardare oltre e costruire il futuro
In attesa che termini l’emergenza e inizi un nuovo periodo di ricostruzione economica, tutti i marchi dovrebbero rielaborare le loro strategie di marketing per concentrarsi sulla costruzione di brand forti nel lungo termine, che vadano oltre i limiti del clima attuale.
Ma dovrebbero anche spostare le strategie per seguire i nuovi modelli di consumo dei media, come più tempo trascorso online dai consumatori e più acquisti e-commerce.
I marchi che, resistendo alla tentazione di concentrarsi solo sulle attività di breve termine, si focalizzeranno sul rafforzamento futuro del loro brand potranno con ogni probabilità superare questa tempesta e uscirne più forti di prima.