
Da diversi anni il retail si sta spostando verso il digitale e le vendite online. Inizialmente vista con diffidenza dai rivenditori fisici (a volte a causa dei prezzi molto competitivi di Amazon & Co.) ora più che mai è la vendita on line è vista come opportunità.
La crisi provocata dalla pandemia di COVID-19 non ha fatto altro che accelerare questo processo: durante il lockdown l’ecommerce è stato l’unico mezzo per acquistare prodotti che non fossero alimentari e di prima necessità. E anche il food, nonostante i negozi fisici fossero aperti, ha beneficiato ampiamente del canale online.
Strumenti per impostare una strategia digitale
E’ dunque giunto il momento che la leva digitale venga vista come opportunità strategica per i rivenditori e, come tale, venga pianificato utilizzando i numerosi strumenti analitici e predittivi a disposizione.
Essere presenti e visibili online non è una prerogativa delle grandi catene retail o dei grandi marchi: anche i negozi locali e le piccole e medie imprese possono utilizzare gli strumenti digitali per andare incontro alle nuove esigenze dei clienti.
Uno studio di Google condotto nel 2019 può aiutare i rivenditori a definire la loro strategia di vendita online. È stato realizzato con Euromonitor e incentrato sulle vendite nei negozi al dettaglio fisici, negli e-commerce e nei marketplace in vari settori del retail in dieci mercati sviluppati in tutto il mondo (Pablo Pérez – Google Head of Market Insights Spain & Portugal, Georgie Altman – Strategic Insights Manager, Google UK). Secondo la previsione dello studio, nel 2024 le vendite saranno ancora divise in 78% offline e 22% online. Non bisogna però farsi trarre in inganno da questi numeri: nonostante la vendita offline sia visibilmente maggiore, è dimostrato che saranno i venditori con una forte offerta digitale a incrementare le vendite, nonostante un più che probabile acquisto in negozio da parte dei consumatori. È bene, quindi, che il retail presenti un’integrazione fluida e bilanciata tra online e offline.
Come essere presenti online
L’e-commerce è sicuramente un mezzo per aumentare le vendite, ma non è l’unica strategia da adottare per essere presenti online.
Per prima cosa è importante farsi trovare sui motori di ricerche e nelle ricerche geolocalizzate.
Per essere visibili su Google Maps è sufficiente adottare un profilo aziendale (gratuito) e collegarlo al proprio account Google My Business. In questo modo sarà possibile inserire anche le informazioni sui prodotti o servizi offerti e sugli orari di apertura.
L’ideale, poi, è rendere vendibili prodotti e servizi dal proprio sito, e rendere quest’ultimo facilmente trovabile su Google attraverso campagne Ads, retargeting e social.
Ecosistema retailer e omnicanalità
Sempre guardando al 2024, un’offerta digitale nei propri modelli di business porterà il 53% delle entrate generate dal retail nelle tasche di chi segue la tendenza appena citata. In particolare, di questa percentuale fanno parte diverse tipologie di venditori: quelli orientati ai negozi fisici ma con un percorso di trasformazione verso il digitale, quelli che già operano nel marketplace e quelli che stanno diversificando sempre più la loro offerta per includere negozi e punti vendita fisici.
Adottare una strategia digitale, infatti, non significa compromettere le vendite tradizionali, ma affiancare una vetrina di ulteriore visibilità i cui benefici ritornano anche sotto forma di maggiore pedonabilità nel negozio fisico.
Previsioni
Citando di nuovo lo studio, il modello Euromonitor mostra un possibile scenario basato su:
– Contrazione dei retailer solo fisici.
– Crescita delle quote di mercato per i retailer fortemente orientati al digitale.
– Crescita limitata per gli operatori esclusivamente online che iniziano a diversificare la loro offerta.
– Incremento delle quote di mercato per i marketplace.
E’ bene quindi che i retailer affianchino i consumatori nel fronteggiare un’enorme possibilità di scelta, fornendo informazioni utili e aiutandoli a prendere decisioni consapevoli. Dovranno soddisfare le crescenti aspettative e offrire esperienze omogenee.
Lo shopping dopo la pandemia
Quest’anno, durante il periodo di offerte Black Friday e Xmas, ci troveremo davanti a uno scenario diverso rispetto agli anni passati. Data l’estrema variabilità delle potenziali situazioni, i retailer avranno l’obiettivo rispondere il più rapidamente possibile alle esigenze dei consumatori.
Bisogna considerare che quello delle festività è un periodo di grande attività dello shopping online. L’anno scorso l’89% di chi ha fatto acquisti natalizi ha utilizzato tre o più canali, e il 62% degli acquirenti ha dichiarato di avere comprato online. Nei prossimi mesi sono attesi incrementi di questi numeri. Già il 75% degli acquirenti intervistati nello studio ha dichiarato che sfrutterà la possibilità di fare acquisti online, molto di più rispetto agli anni precedenti. La stessa percentuale tenderà a cercare idee per regali su Internet e non in negozio (Sondaggi “Holiday Shopping Study” di Google/Ipsos).
Ricerche online e acquisti in negozio
Per quanto la maggior parte dei consumatori compri ancora fisicamente in negozio, ultimamente è entrato in gioco il trend della ricerca online prima dell’acquisto. Questa ricerca è utilizzata sia in termini di panificazione dell’acquisto, sia per quanto riguarda la verifica della disponibilità dell’articolo in negozio. Allo stesso modo, è cresciuta in maniera vertiginosa la ricerca di prodotti disponibili nelle vicinanze, a conferma che la presenza online non si esaurisce sempre non un acquisto digitale ma diventa opportunità per il negozio di prossimità. E’ utile quindi fornire informazioni precise, aggiornate e facilmente accessibili sull’inventario, oltre che sugli orari del negozio e sulle norme di igiene, salute e sicurezza.
Sicurezza in negozio
Data la recente pandemia, quello della sicurezza sarà un parametro in grado di influenzare fortemente le scelte dei consumatori. Dai sondaggi emerge che quasi la metà degli acquirenti, durante le feste natalizie, si affiderà principalmente a negozi che offrono la possibilità di acquisto senza contatto, di acquisto online e di ritiro all’esterno, ad esempio in un locker.
Dato il bisogno di una pianificazione ben studiata da parte della clientela, sia per evitare affollamenti sia per ridurre gli spostamenti, i retailer potranno venire incontro a esigenze di questo tipo con strategie digitali.